SABATO 06/07/2024 - ISCRIZIONI APERTE
PASSO DELLA MANINA - VAL DI SCALVE
Itinerario di interesse storico per le miniere ormai in disuso poste nelle vicinanze di questo valico, importante via di comunicazione nei secoli passati tra la Val di Scalve e la Val Seriana. Paesaggio di grande impatto davanti ai tremila delle Orobie.
- organizzazione logistica, realizzazione materiale video e foto
- assicurazione recupero
DESCRIZIONE ITINERARIO:
Partiamo dal campo sportivo di Teveno puntando, come nostro solito, alla salita meno battuta per salire al passo della Manina, quella che ci conduce verso le malghe Barbarossa. La salita alle due malghe, utilizzate in successione per lo stazionamento in alpeggio del bestiame durante la stagione estiva, sarà un bello strappo ingentilito però dalla mulattiera e impreziosito da belle faggete prima e abeti poi, via via che prenderemo quota. L’itinerario passa sotto l’imponente parete del Pizzo di Petto e, oltre la malga alta, costeggia le pendici del Monte Barbarossa, aprendosi ai vasti panorami della Val di Scalve. La graziosa chiesetta della Manina, costruita come cappella votiva nei pressi dell’omonimo valico, ci accoglie alla fine della nostra salita. Gli ampi spazi prativi ci permetteranno una comoda sosta nel punto di unione tra le due valli di Scalve e Bondione, circondati dal gruppo Coca-Scais-Redorta, dalla Presolana, e dal gruppo Camino-Bagozza. Poco oltre il valico i resti di alcune trincee, testimonianza dell’importanza strategica che questa via di comunicazione aveva durante la grande guerra. Durante la discesa verso l’abitato di Nona, passeremo accanto ai ruderi delle costruzioni che una volta ospitavano i minatori, chiamate “Baite rosse” per il loro caratteristico colore. Oltre Nona, per la rete di sentieri di comunicazione tra gli abitati scalvini, rientreremo infine a Teveno e al nostro parcheggio.
ISCRIZIONI: Compia il form qui sotto.
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Ricordati di leggere con attenzione le norme di partecipazione e le condizioni di eventuali annullamenti.
Iscrivendoti accetterai le condizioni contrattuali contenute all'interno del documento NORME DI PARTECIPAZIONE.
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Se hai difficoltà nell'iscrizione scrivici a [email protected] o chiamaci al 333-7828048 Andrea
PASSO DELLA MANINA - VAL DI SCALVE
Itinerario di interesse storico per le miniere ormai in disuso poste nelle vicinanze di questo valico, importante via di comunicazione nei secoli passati tra la Val di Scalve e la Val Seriana. Paesaggio di grande impatto davanti ai tremila delle Orobie.
- RITROVO: ORE 9.00 c/o Campo sportivo di Teveno, Val di Scalve - vedi mappa ritrovi - contattami per altre soluzioni
- DISLIVELLO: 750 mt circa - 11 km di sviluppo
- ELEVAZIONE MASSIMA: Passo della Manina - 1800 mt
- DIFFICOLTA': E – Escursionisti , necessaria abitudine a camminare alcune ore su terreno di montagna.
- ATTREZZATURA: normale dotazione e abbigliamento da escursionismo
- PRANZO: al sacco
- organizzazione logistica, realizzazione materiale video e foto
- assicurazione recupero
DESCRIZIONE ITINERARIO:
Partiamo dal campo sportivo di Teveno puntando, come nostro solito, alla salita meno battuta per salire al passo della Manina, quella che ci conduce verso le malghe Barbarossa. La salita alle due malghe, utilizzate in successione per lo stazionamento in alpeggio del bestiame durante la stagione estiva, sarà un bello strappo ingentilito però dalla mulattiera e impreziosito da belle faggete prima e abeti poi, via via che prenderemo quota. L’itinerario passa sotto l’imponente parete del Pizzo di Petto e, oltre la malga alta, costeggia le pendici del Monte Barbarossa, aprendosi ai vasti panorami della Val di Scalve. La graziosa chiesetta della Manina, costruita come cappella votiva nei pressi dell’omonimo valico, ci accoglie alla fine della nostra salita. Gli ampi spazi prativi ci permetteranno una comoda sosta nel punto di unione tra le due valli di Scalve e Bondione, circondati dal gruppo Coca-Scais-Redorta, dalla Presolana, e dal gruppo Camino-Bagozza. Poco oltre il valico i resti di alcune trincee, testimonianza dell’importanza strategica che questa via di comunicazione aveva durante la grande guerra. Durante la discesa verso l’abitato di Nona, passeremo accanto ai ruderi delle costruzioni che una volta ospitavano i minatori, chiamate “Baite rosse” per il loro caratteristico colore. Oltre Nona, per la rete di sentieri di comunicazione tra gli abitati scalvini, rientreremo infine a Teveno e al nostro parcheggio.
ISCRIZIONI: Compia il form qui sotto.
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Ricordati di leggere con attenzione le norme di partecipazione e le condizioni di eventuali annullamenti.
Iscrivendoti accetterai le condizioni contrattuali contenute all'interno del documento NORME DI PARTECIPAZIONE.
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Se hai difficoltà nell'iscrizione scrivici a [email protected] o chiamaci al 333-7828048 Andrea