ARTVA:
L'apparecchio di ricerca in valanga (comunemente noto come ARVA, Apparecchio di Ricerca in Valanga o, più correttamente, come ARTVA, Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), è uno strumento elettronico utilizzato per la ricerca delle persone travolte in valanga. La sigla francese DVA (Détecteur de Victime d'Avalanche) risulta avere una maggior diffusione in Europa.Lo strumento è sostanzialmente una ricetrasmittente di segnale (priva di funzioni vocali) a corto raggio, che funziona sulla frequenza di 457 kHz. L'apparecchiatura è attivabile in modalità trasmissione e in modalità ricezione (o ricerca). Viene indossata dall'utilizzatore in modalità di trasmissione. Quando sia necessario ricercare uno o più travolti da una valanga, i soccorritori commutano il proprio apparato in modalità ricezione per localizzare il trasmettitore dei travolti.
PALA: La pala, per essere effettivamente utile ed efficace, deve essere preferibilmente in metallo, ancorché ne esistano di tipi leggeri in plastica che però su neve compatta non garantiscono le medesime prestazioni.
SONDA: La sonda da valanga è un fondamentale dispositivo di sicurezza in ambiente innevato costituito sostanzialmente da una lunga asta rigida, sottile ma robusta, utilizzata per sondare la massa nevosa alla ricerca di travolti. Assieme all' ARTVA e alla pala, deve necessariamente far parte della dotazione standard di ogni escursionista sulla neve, non solamente durante la stagione invernale.
L'apparecchio di ricerca in valanga (comunemente noto come ARVA, Apparecchio di Ricerca in Valanga o, più correttamente, come ARTVA, Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), è uno strumento elettronico utilizzato per la ricerca delle persone travolte in valanga. La sigla francese DVA (Détecteur de Victime d'Avalanche) risulta avere una maggior diffusione in Europa.Lo strumento è sostanzialmente una ricetrasmittente di segnale (priva di funzioni vocali) a corto raggio, che funziona sulla frequenza di 457 kHz. L'apparecchiatura è attivabile in modalità trasmissione e in modalità ricezione (o ricerca). Viene indossata dall'utilizzatore in modalità di trasmissione. Quando sia necessario ricercare uno o più travolti da una valanga, i soccorritori commutano il proprio apparato in modalità ricezione per localizzare il trasmettitore dei travolti.
PALA: La pala, per essere effettivamente utile ed efficace, deve essere preferibilmente in metallo, ancorché ne esistano di tipi leggeri in plastica che però su neve compatta non garantiscono le medesime prestazioni.
SONDA: La sonda da valanga è un fondamentale dispositivo di sicurezza in ambiente innevato costituito sostanzialmente da una lunga asta rigida, sottile ma robusta, utilizzata per sondare la massa nevosa alla ricerca di travolti. Assieme all' ARTVA e alla pala, deve necessariamente far parte della dotazione standard di ogni escursionista sulla neve, non solamente durante la stagione invernale.
CIASPOLE:
Le racchette da neve (o caspe, ciaspe, ciaspole) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il 'galleggiamento', tipicamente usate in attività di escursionismo su ambiente innevato. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile.
Si indossano direttamente e con facilità sugli scarponi e permettono di muoversi sul manto nevoso senza sprofondare eccessivamente e senza scivolare. Si differenziano in sinistra e destra dalla fibbia di chiusura che deve sempre trovarsi all'esterno. Il piede va inserito in modo tale che la punta e il tacco dello scarpone siano rispettivamente sopra il puntale e il centro della racchetta, quindi va fissato stringendo le cinghie (anteriore e posteriore).
Le racchette da neve sono molto utilizzate per le escursioni invernali sulla neve, per facilitare la camminata si utilizzano bastoncini, simili a quelli utilizzati nello sci, che aiutano nella spinta.
Le racchette da neve (o caspe, ciaspe, ciaspole) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il 'galleggiamento', tipicamente usate in attività di escursionismo su ambiente innevato. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile.
Si indossano direttamente e con facilità sugli scarponi e permettono di muoversi sul manto nevoso senza sprofondare eccessivamente e senza scivolare. Si differenziano in sinistra e destra dalla fibbia di chiusura che deve sempre trovarsi all'esterno. Il piede va inserito in modo tale che la punta e il tacco dello scarpone siano rispettivamente sopra il puntale e il centro della racchetta, quindi va fissato stringendo le cinghie (anteriore e posteriore).
Le racchette da neve sono molto utilizzate per le escursioni invernali sulla neve, per facilitare la camminata si utilizzano bastoncini, simili a quelli utilizzati nello sci, che aiutano nella spinta.